Fino al 31 gennaio 2010 lo Spazio Oberdan di Milano ospita una mostra che raccoglie due lavori del fotografo Gabriele Basilico: Milano ritratti di fabbriche 1978-1980 e Mosca Verticale 2007-2008.
Milano ritratti di fabbriche 1978-1980 è il primo lavoro realizzato da Gabriele Basilico nel capoluogo Lombardo. Con esso Basilico assume l’architettura industriale come simbolo dell’identità milanese. Oggi è molto interessante rivedere quei luoghi allora poco noti e marginali proprio alla luce delle trasformazioni a cui sono stati soggetti nel tempo. In mostra, 40 fotografie.
Mosca verticale 2007-2008 è invece frutto di un recente lavoro di Basilico che assume come punto di vista per raccontare la città gli edifici realizzati a Mosca a partire dal 1947. Il 1947 è infatti l’anno in cui viene approvato il piano di ristrutturazione urbana basato sull’idea di una città di impianto radiocentrico in cui i grattacieli, costruiti in punti nevralgici scelti in relazione alle caratteristiche oroidrografiche della città, costituiscono degli importanti riferimenti visivi a conferma e a supporto dell’impianto complessivo della città. In mostra, 35 fotografie.
La domanda che sorge spontanea è perchè mettere a confronto il noto e ormai storico progetto realizzato dall’autore fra 1978 e 1980 nel capoluogo lombardo, e il più recente sulla capitale russa, realizzato nel 2007-2008?
La risposta è nascosta nelle scelte che presuppongono questi due racconti iconografici . Per raccontare Milano Basilico si serve, alla fine degli anni Settanta, di architetture “nascoste” nelle periferie milanesi il cui carattere solido e severo è intimamente legato a quel mondo del lavoro e della produzione che le ha prodotte.
Diversamente, per visualizzare Mosca, Basilico sceglie degli edifici i cui caratteri derivano dal loro essere pensati come interventi architettonici che contribuiscono alla costruzione di un disegno più ampio della città.
Il fine della mostra, dunque, non è quello di porre a paragone due città, quanto piuttosto quello di porre in evidenza la diversità dei punti di vista che è necessario scegliere e assumere in relazione all’oggetto trattato.
GLR