Edoardo Sanguineti (Genova 1930-2010)

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Questo brano – in cui un padre fa al figlio (Alessandro) un divertito inventario di ciò che caoticamente invade la sua scrivania – è tratto dal poemetto Purgatorio de l’Inferno scritto da Edoardo Sanguineti nel 1964. Figura centrale nella Neoavanguardia e membro del Gruppo 63, Sanguineti ha spesso collaborato con riviste volte ad aprire delle riflessioni sui temi dell’architettura, dell’arte, della letteratura, della filosofia e della politica.

questo è il gatto con gli stivali, questa è la pace di Barcellona

tra Carlo V e Clemente VII, è la locomotiva, è il pesco

fiorito, è il cavalluccio marino: ma se volti il foglio, Alessandro

ci vedi il denaro:

questi sono i satelliti di Giove, questa è l’autostrada

del Sole, è la lavagna quadrettata, è il primo volume dei Poetae

Latini Aevi Carolini, sono le scarpe, sono le bugie, è la Scuola d’Atene, è il burro,

è una cartolina che mi è arrivata oggi dalla Finlandia, è il muscolo massetere,

è il parto: ma se volti il foglio, Alessandro, ci vedi

il denaro:

e questo è il denaro,

e questi sono i generali con le loro mitragliatrici, e sono i cimiteri

con le loro tombe, e sono le casse di risparmio con le loro cassette

di sicurezza, e sono i libri di storia con le loro storie:

 

ma se volti il  foglio, Alessandro, non ci vedi niente: