È di pochi giorni la notizia del trovato accordo politico tra maggioranza e opposizione al Comune di Milano per l’approvazione del Piano di Governo del Territorio entro il 28 giugno 2010, in modo da disporre dei tempi utili per la sua adozione sotto la giunta Moratti. Tra gli esiti del lunghissimo e tormentato negoziato vi sono l’aumento delle percentuali dell’housing sociale e delle aree a verde e la previsione della “circle line”, un circuito metropolitano circolare definito nella bozza di documento come «una rete di trasporto su ferro che metta a sistema le diverse radiali milanesi e faccia da supporto agli ambiti di trasformazione». Per la realizzazione della “circle line”, l’attuale indicazione del Pgt è quella di sfruttare il sistema ferroviario esistente e di raccordarlo tramite la costruzione nel settore ovest della città di un nuovo tracciato.
L’idea di una “circle line” ha già suscitato diverse reazioni in ambito architettonico. Iniziamo col presentare la proposta dello studio Baukuh, che avanza l’ipotesi di installare, in corrispondenza del tracciato esistente, una “elevated” secondo il modello di Chicago, in modo da disporre di un sistema infrastrutturale snello e “unitario” – e non “misto” come da indicazioni del Pgt.
Gabriella Lo Ricco e Silvia Micheli
Milano, 3 giugno 2010