di Lorenzo Degli Esposti
Nel mese di luglio 2009, dopo un intenso lavoro che ha coinvolto tecnici ed amministratori, il Comune di Milano ha pubblicato la “Proposta di Documento di piano”, uno dei tre atti in cui si articola il Piano di Governo del Territorio (PGT) che definisce il futuro assetto dell’intero territorio comunale.
Nel mese di giugno 2010, dopo quasi un anno di articolato dibattito nelle sedi istituzionali e nella società civile, l’amministrazione comunale è in procinto di adottare tale strumento urbanistico generale.
Appare cruciale l’approvazione di tale normativa senza ulteriori ritardi, sia per la governabilità ordinaria delle trasformazioni urbane sia per l’imminenza del prossimo Expo 2015.
Il PGT è basato sulla strategia della densificazione e della “crescita della città nella città”, mediante la conservazione e la riqualificazione del patrimonio di suolo esistente, con l’obiettivo di un incremento demografico pari a 300.000 nuovi cittadini entro il 2030 (portando il totale dei residenti a circa 1,6 milioni, vicino alla quantità massima raggiunta dalla città negli anni ’70).
La densificazione e la crescita dovranno, negli intenti dell’amministrazione, essere supportate dal rafforzamento del sistema del trasporto pubblico e privato (nuove reti metropolitane, maxi-tunnel carrabile, ecc…), da portare al livello di metropoli come Londra o Parigi. La città di Milano dovrà essere servita e, allo stesso tempo, connessa al sistema reticolare e multicentrico della regione padana e delle relazioni internazionali, in un’ipotesi di città alternativa rispetto a quella radiale, che si è sviluppata storicamente sino ai giorni nostri: una città alternativa basata sulla trasformazione delle periferie generiche in nuove e multiple centralità identitarie.
L’Architectural & Urban Forum (AUFO), think tank indipendente e non-profit, si è posto l’obiettivo di approfondire questi temi di massima rilevanza per Milano e di stimolare il dibattito tra cittadinanza, istituzioni e ricerca.
In questo prospettiva si situa la presente proposta denominata “MilanoStadtKrone2030”, in breve MSK, dopo i precedenti progetti “No-spot city” sul tema dell’alta densità (protocollato il giorno 19/06/2009 presso il Comune di Milano atti PG 473371/2009 in forma di denuncia di inizio attività) ed “Aequus Actor” sul tema della cintura ferroviaria milanese e delle aree militari in dismissione (protocollato il giorno 15/10/2009 presso il Comune di Milano atti PG 774706/2009 in forma di proposta e relativi suggerimenti alla “Proposta di Documento di piano” pubblicata dall’amministrazione comunale).
Il progetto MSK riguarda l’istallazione nel territorio milanese di 12 oggetti archi-urbani lungo la cintura ferroviaria e di ulteriori 3 oggetti archi-urbani sul sistema delle tangenziali milanesi in prossimità dei nodi di Rho-Pero, Sesto San Giovanni e San Donato Milanese. La denominazione “oggetto archi-urbano” si attaglia ad un sistema edilizio riferito alla tradizione architettonica che va dall’Architettura Radicale, al Metabolismo, dal Situazionismo alle Megastrutture, con assonanze ai programmi artistici dal futurismo alle sensibilità minimaliste, concettuali e pop. Al fine di indagare la natura dell’oggetto archi-urbano e delle sue relazioni con il contesto specifico milanese, l’Architectural & Urban Forum ha invitato 15 studi in architettura, italiani ed internazionali, a confrontarsi sui temi dell’alta densità e del minimo consumo di suolo: ciascuno studio si è occupato della progettazione di uno degli oggetti archi-urbani, garantendo nel complesso una diversità e complementarietà di approcci ed esiti. Gli studi che hanno partecipato al progetto MSK sono i seguenti: Guglielmo Mozzoni Architetto (Milano), Degli Esposti Architetti (Antonelli, Degli Esposti, Lazza) (Milano), ACZ studio di architettura (Agnoletto, Cavani, Zamboni) (Modena), Rojkind Arcquitectos (Ciudad de Mexico), BplusU – Herwig Baumgartner, Scott Uriu (Los Angeles), Ian+ (Roma), MAD Office (Beijing), Tang & Yang Architects (Savannah GA), Fraschini-Melgrati-Tonoli (Milano), Mystic Brain Region (Milano), Congoritme Architects (Barcelona), NuMi Studio (Milano), Michele Moreno Architetto (Milano), Studio Shift (Culver City CA), Void_7 (Madrid). Queste nuove forme di disegno urbano interpretano gli obiettivi di principio del PGT sondandone le potenzialità più radicali: innovative relazioni tra oggetto architettonico, contesto urbano ed infrastrutture sono proposte ed indagate, alla ricerca di future modalità di vita urbana e di uso del mezzo di trasporto pubblico e privato.
Gli oggetti archi-urbani ad alta densità sono connessi e integrati mediante due nuove linee metropolitane, sopraelevate su infrastrutture esistenti. Discostandosi da quanto previsto dal PGT, che prevede di utilizzare l’attuale cintura ferroviaria completandone il tratto mancante con una metrotranvia, la Circle Line del progetto MSK viaggia in sede propria, in elevazione sulla ferrovia esistente, con evidente risparmio di costi e di suolo rispetto ad una soluzione interrata. Pur saldando un debito causato da cinquant’anni di programmazione della mobilità urbana su ferro in tracciati radiali, la Circle Line è necessaria ma comunque non sufficiente a sostenere gli obiettivi di crescita della città.
Per questo il progetto MSK affianca alla Circle Line un’ulteriore linea denominata Triangle Line, una metropolitana veloce che potrà connettere Rho a Linate/San Donato, via Sesto San Giovanni, in elevazione sulle tangenziali esistenti. La nuova Triangle Line, sinergica con il sistema su gomma, sostituisce la proposta del Maxi-Tunnel avanzata dal Comune di Milano e mette a sistema i tre aeroporti di Malpensa, Orio e Linate, per formare un inedito hub aeroportuale lombardo: gli attuali aeroporti si configureranno come i terminal di una nuova struttura che alla competizione sostituirà l’integrazione. Al contempo la Triangle Line sposterà il baricentro logistico ed infrastrutturale della metropoli milanese verso nord, dove storicamente l’urbanizzazione si è maggiormente diffusa, evitando che la sola Circle Line confermi l’attuale assetto concentrico della città.
Il ruolo di Milano nel suo territorio e nelle sue relazioni internazionali potrà finalmente essere sostenuto da un anelato sentimento di appartenenza e da un rinnovato respiro cosmopolita.
Milano, 12 giugno 2010
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Il progetto “MilanoStadtKrone2030” (MSK), in forma di osservazioni al Piano di Governo del Territorio (PGT) in adozione da parte del Comune di Milano, riguarda l’edificazione di una corona di oggetti archi-urbani nel territorio comunale milanese, ognuno dei quali destinato a dare abitazione e servizi a 25.000 cittadini, per un totale di 300.000 nuovi abitanti, come previsto dallo strumento urbanistico comunale.
Il progetto MSK, in accordo con le strategie di densificazione e di crescita “della città nella città” proposte dal PGT, ritiene indispensabile proporre forme nuove di urbanità basate sulle strategie del minimo consumo di suolo e dell’alta densità, compatibili con un sinergico uso del mezzo di trasporto privato e del sistema di mezzi pubblici.
Per questo il progetto MSK propone:
– una corona di dodici oggetti archi-urbani inanellati lungo la cintura ferroviaria esistente;
– tre oggetti archi-urbani esterni, a configurare tre “porte della città” sul sistema delle tangenziali;
– due nuove linee metropolitane, la Circle Line e la Triangle Line, in elevazione rispettivamente sulla cintura ferroviaria e sul sistema tangenziale milanese, a formare un inedito hub aeroportuale lombardo mettendo a sistema gli aeroporti di Linate, Malpensa ed Orio al Serio.
Il progetto MSK è ideato e coordinato dall’Architectural & Urban Forum (AUFO), una struttura di ricerca indipendente e non-profit, che ha invitato 15 studi di architettura internazionali a progettare i 15 oggetti archi-urbani. Gli studi partecipanti sono i seguenti: Guglielmo Mozzoni Architetto (Milano), Degli Esposti Architetti (Antonelli, Degli Esposti, Lazza) (Milano), ACZ studio di architettura (Agnoletto, Cavani, Zamboni) (Modena), Rojkind Arcquitectos (Ciudad de Mexico), BplusU – Herwig Baumgartner, Scott Uriu (Los Angeles), Ian+ (Roma), MAD Office (Beijing), Tang & Yang Architects (Savannah GA), Fraschini-Melgrati-Tonoli (Milano), Mystic Brain Region (Milano), Congoritme Architects (Barcelona), NuMi Studio (Milano), Michele Moreno Architetto (Milano), Studio Shift (Culver City CA), Void_7 (Madrid).
Il giorno 16 giugno 2010 alle ore 17.00 il progetto sarà presentato dai progettisti presso lo spazio mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano, via Ampère 2, con una tavola rotonda di dibattito, a cui prenderanno parte Marco Biraghi, Marco Brizzi, Ernesto d’Alfonso, Lorenzo Degli Esposti, Augusto Iossa Fasano, Antonio Migliacci, Guglielmo Mozzoni e Bert Theis.
Dal 17 al 30 giugno 2010 (orario d’apertura 9.00 – 19.00) il progetto rimarrà esposto presso lo spazio mostre Guido Nardi del Politecnico di Milano, via Ampère 2, unitamente alle due precedenti sperimentazioni progettuali “No-spot city” ed “Aequus Actor” curate dell’Architectural & Urban Forum.
Milano, 9 giugno 2010