«Secondo Palazzo Marino, attualmente a Milano ci sono 5.068 gru, 17 mila se si conta anche la provincia: 2.027 sono impiegate per la costruzione di edilizia non residenziale, mentre 3.041 servono alla costruzione di case. Il record assoluto del 1962, quando nel cielo svettavano 9.280 torri meccaniche, è lontano. Ma il dato resta leggermente superiore a quello del 1968, quando le gru in città erano 5.000, e a quello di tutti gli anni successivi. Fino a oggi. Dalla fine degli anni Settanta, infatti, i censimenti delle gru hanno presentato numeri costantemente più bassi: 3.380 nel 1973, 2.973 nel 1980, 2.940 nel 1985, 2.180 nel 1995 (il minimo storico dopo l’esplosione del bubbone di Tangentopoli) e 3.533 nel 2001.
Ergo, dopo quarant’anni di decrescita, Milano “entra in un nuovo ciclo”. Confermato anche dal numero dei cantieri: più di 3.500 nel capoluogo e 15.100 in provincia. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di interventi privati (4.700, contro 400 di iniziativa pubblica): gli edifici coinvolti sono 3.300, in costruzione o ristrutturazione, mentre 150 sono le opere destinate a un uso collettivo, come le scuole, box, teatri, musei, social housing e biblioteche.»
In «DNews», 24 giugno 2010