di Marco Biraghi
I nomi di Robert Kerr e Charles Gray non vengono ricordati di sovente nelle storie dell’architettura. Anzi, in realtà vi sono del tutto assenti. E invece dovrebbero trovarvi un posto di primo piano. Il primo aveva 24 anni e il secondo appena 19 allorché, nel maggio 1847, insieme a un piccolo gruppo di giovani disegnatori, fondarono a Londra l’Architectural Association: nucleo originario di quella che, formalmente istituzionalizzata nel 1890 come Architectural Association School of Architecture, sarebbe diventata una delle scuole d’architettura più interessanti e importanti d’Inghilterra e di tutto il mondo.
A fronte dell’opera di Robert Kerr e Charles Gray stanno le nostre scuole di architettura attuali, poco interessanti e di secondaria importanza, ma soprattutto vecchie, lente, prive d’iniziativa e di contatti con la realtà; scuole ultra-accademiche, regolate da logiche clientelari e demeritocratiche, in cui i professori si preoccupano sopra ogni altra cosa di mantenere la propria posizione e dove gli studenti – ben lungi dal poter pensare di fondare qualcosa – sono completamente passivi. Nel complesso, una situazione del tutto insoddisfacente.
Eppure, il gesto di Robert Kerr e Charles Gray nasce proprio da una situazione insoddisfacente, e più precisamente dalla constatazione di un’inadempienza: l’incapacità – o la non-volontà – dello stato inglese di allora di farsi carico di un corso di formazione sistematico di architettura per non interferire con gli interessi privati degli architetti. Come nel caso dell’Architectural Association, in molteplici circostanze e momenti, le condizioni generali e particolari sfavorevoli hanno agito da stimolo, da catalizzatori di “eventi” che hanno determinato cambiamenti importanti.
Oggi aspettare – o anche contrastare – la riforma Gelmini non basta. In qualunque caso non ne sortirà nulla di buono: nulla d’interessante, importante, stimolante, immerso nella realtà, proficuo per il presente, proiettato verso il futuro. Fino a nuovo ordine, i nostri eroi rimangono Robert Kerr e Charles Gray.
15 ottobre 2010