di Marco Biraghi
Per anni la politica in Italia è consistita nel coltivare interessi personali o di partito, nell’intrallazzare in vario modo e a vario titolo: nei peggiori dei casi, nel corrompere e nel farsi comprare; nei migliori, nel praticare un “gioco di società” del tutto innocuo e autoreferenziale. Insomma, tutto, tranne che badare agli effettivi interessi del Paese.
Adesso giunge Grillo, con la roboante promessa di cambiare tutto. E certamente ci sarebbe – c’è – molto fa fare. Ma per come sembrano avviate le cose, anche Grillo non pare intenzionato a impegnarsi sul serio per fare qualcosa. Ci penserà – forse – la prossima volta. Per il momento è molto più facile criticare l’inerzia degli altri. Adeguandosi così al loro dolce “far niente”.
2 marzo 2013