La mappa del centro storico a volo d’uccello nella nuova versione della I edizione
presentazione giovedì 9 maggio ore 18:00
Giovedì 9 maggio alle ore 18:00 sarà presentata presso la Triennale di Milano, la stampa cartografica assonometrica che disegna la città dalla Darsena a Piazza Loreto con aree mai rappresentate prima offrendo il più grande “ritratto contemporaneo” che Milano abbia avuto.
Si perpetua così la tradizione delle antiche stampe di Piante di città a iniziare da quella del Lafrery del 1573.
Storia e genesi della mappa Milano XXI Secolo 2013
Carlo Dradi illustre grafico e cartellonista (1908/1982), negli anni ’50 è consulente delle Edizioni del Milione e sta impaginando il volume “Milano 1800/1943” dell’Architetto Ferdinando Reggiori.
E’ uno studio che traccia un ampio itinerario urbanistico edilizio della città. Carlo Dradi ha di fronte le antiche mappe del ‘700/800, i piani regolatori del ‘900 e le ultime fotografie della Milano distrutta dalle bombe del 1942/1943: un quadro comparativo della vecchia e nuova città in ricostruzione ed è qui che matura l’idea di testimoniare attraverso una mappa monumentale con fabbricati in “alzato” il volto della città entro le ex mura spagnole, la scala dei disegni è di 1:1000.
Per varie vicende l’opera non venne terminata, il volto di Milano anni ’50 sfuma. Dopo la scomparsa del suo ideatore nel 1982, il figlio d’arte, Giovanni, cresciuto nello studio, ma dedicatosi anche alla pittura e all’incisione, volle continuare quel progetto. Si deve però misurare con una città mutata e rifare i tre quarti dei disegni. Non si scoraggia e nel 1985 porta alla stampa la prima versione.
L’indagine del territorio è lunga e laboriosa, seguono 6 diverse versioni intervallate ogni 3/4 anni. E arriviamo al 2005 quando Giovanni Dradi, temerariamente, decide di intraprendere l’ampliamento del vecchio perimetro delle ex mura spagnole e portarlo fino a Piazzale Loreto, includendo tutta l’area che dal quartiere Isola a ovest passa per il Buenos Aires e ad est alla Città Studi.
L’ampliamento a nord ha richiesto 120 disegni di gruppi d’isolati per i quadranti base, anni di lavoro per un foglio verticale che solo oggi vede la luce con il titolo Milano XXI Secolo. Il merito è nella tenacia e nella pazienza a rilevare aree mai disegnate prima e nella volontà di includere anche progetti edilizi ancora allo stato primario desunti dai disegni avuti dai progettisti stessi: è il caso del Campus Bocconi (dal plastico) o la grande sede Feltrinelli a Porta Volta o il nuovo Policlinico. Oggi il foglio è al servizio della grande Milano.
Nato per la città, per i cittadini, per i visitatori. E’ storia.
La tavola grafica, al di là della consultazione, è una stampa artistica in quanto il disegno la colloca nella tradizione classica delle vedute di città. Quindi arte e conoscenza storica di una città millenaria il cui ritratto è visibile, grazie ad una tiratura limitata, ma sempre soggetta a nuovi aggiornamenti.
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