Nostalgia promozionale in una nuova Milano iconica
di Stefano Passamonti e Giulia Ricci
Ha aperto al pubblico il 21 Maggio il Padiglione Panorama per Expo 2015. Situato nella nuova Milano di piazza Gae Aulenti, il Padiglione è frutto di una collaborazione fra istituzioni pubbliche ed associazioni private: Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia ICE, SIMEST, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano, Fondazione Altagamma, Camera Nazionale della Moda Italiana, Salone del Mobile Milano con il patrocinio di Expo Milano 2015 e in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo.
La parola panoràma, dal greco pan- ‘tutto’ e orama ‘vista’, fu coniata del pittore inglese Robert Barker il quale la usò per definire le opere dipinte ad Edimburgo, esposte su superfici cilindriche.
Il suo “The Panorama”, un edificio costruito nel 1793 nella londinese Leicester Square, costituisce il più antico esempio di quella che è divenuta una tipologia architettonica largamente usata in occasione delle esposizioni, dall’Esposizione Panamericana di Buffalo nel 1901, alle Esposizioni Universali di Montreal (Pavillon du téléphone, 1967) e di Saragozza (Austrian Pavilion di Strauss-Solid-Ritter, 2008).
Un teatro panottico, quindi, quello che l’epoca dei lumi ha prodotto e che è stato portato alle estreme conseguenze in termini di spettacolarità con la tecnologia odierna.
Pur nel suo aspetto di edificio temporaneo, questo piccolo manufatto è un’attenta riflessione tipologica sullo spazio centrico, in un pezzo di città che si mostra in quanto icona.
Il video presentato all’interno del padiglione, risultato di trecento ore di riprese in 200 location, è uno spettacolare omaggio alla bellezza italiana, proiettato a 360° in una sala ottagonale dalle dimensioni somatiche: uno spazio, questo, che permette una visione nitida, quasi intima della proiezione.
Il tema è quello del patrimonio italiano, inteso non solo come bene paesaggistico, manufatto architettonico o artistico, ma anche come mestiere.
Per questo sono tante le mani che affollano il video: vi sono mani concentrate nella lavorazione della filigrana, mani intente ad accompagnare i tessuti dell’alta moda, mani puntuali nella produzione di parti meccaniche dell’industria automobilistica, mani operose del remueur, nell’atto di ruotare le bottiglie di vino.
Una camera oscura, metafisica dove ci si ritrova avvolti da un trompe l’oeil digitale dove l’esperienza riesce a divenire personale nell’universalità del suo messaggio. Da un lato vengono stimolate rievocazioni di luoghi visitati, divenendo universali quando il video ci mostra qualcosa di cui non abbiamo fatto esperienza, spiegandoci quanto ancora dobbiamo conoscere di un territorio piccolo ma unito, dove convivono tante culture del vivere, del pensare e del produrre.
Una volta conclusosi il video e usciti da questa piccola architettura, però, ci si ritrova nuovamente in piazza Gae Aulenti che poco ha dell’Italia mostrata nel video e ha più di un’Italia che vuole assomigliare agli altri.
“L’Italia deve scegliere, e subito, se portare nel concerto europeo la propria tradizione e la propria cultura, civile e giuridica, elaborata nei secoli in questo campo, proponendola agli altri come modello, o se intende invece presentarsi disarmata al confronto, pronta ad appiattirsi su altre concezioni, quasi che in materia di patrimonio culturale noi avessimo solo da imparare, e nulla da insegnare.” (Salvatore Settis, Italia Spa – L’assalto al patrimonio culturale, ed. Einaudi, 2007)
Dove: Piazza Gae Aulenti, dal 21 maggio al 31 ottobre 2015
Quando: tutti i giorni, orario 10 – 18
Come: accesso gratuito – 250 persone ad ogni visione
Durata del video: 15 minuti
I Partner: Ministero dello Sviluppo Economico, Agenzia ICE, SIMEST, Camera di Commercio di Milano, Comune di Milano, Fondazione Altagamma, Camera Nazionale della Moda Italiana, Salone del Mobile Milano.
Con il patrocinio di: EXPO2015
In collaborazione con: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Sponsorizzato da: Terra Moretti / Moretti Costruzioni | Building on human values
Hanno collaborato: FAI, Archivio Fotografico Scala, Touring Club Italia
Sponsor Tecnico: Brightly
Ideazione e regia: Davide Rampello
Progetto architettonico: Alessandro Colombo, Studio Cerri & Associati Regia
Riprese a 360gradi, Montaggi: Andre Guidot
Produzione Esecutiva: Alberto Gentilin, Mick Odelli
Riprese a 360 gradi, Data manager: Lorenzo Beccaro
Regia Troupe Cinema: Giuseppe Carrieri
Fotografia Troupe Cinema: Giancarlo Migliore, Nicola Baraglia
Pilota Drone: Luca Gasparella
Art Director Post Prod.: Luigi Dalla Riva
Motion Graphics: Rudy Bertazzo, Francesco Colosio
3D Artists: Nello Fontani
Musiche: Alessandro Linzitto
Coordinatori di Prod.: Caterina Massuras, Gianluca Zonta
Produzione: Drawlight