Quando iniziò le sue pubblicazioni online (gizmoweb.org), nel 2005, Gizmo era costituito dal nucleo di quattro persone che l’anno prima l’aveva fondato come associazione culturale e collettivo di ricerca storico-critica. Da allora, si sono succedute numerose persone che ne hanno animato le ricerche, scritto gli articoli e curato le rubriche.
All’interno di queste persone sono distinguibili almeno quattro o cinque raggruppamenti di età: non appartengono, tecnicamente, a generazioni diverse, in considerazione del fatto che tra i rappresentanti dell’una e quelli della successiva dovrebbero intercorrere di norma all’incirca 25 anni. E tuttavia, tra i primi membri di Gizmo (a parte chi scrive) e gli ultimi, la differenza di età arriva ormai a superare il quarto di secolo. Un tempo sufficientemente lungo da permettere di affermare l’esistenza di svariate “generazioni” di Gizmo.
Chi siano i componenti di queste “generazioni”, per quali ragioni abbiano deciso di aderire al progetto e per quali ragioni abbiano deciso poi di lasciarlo, per essere sostituite da altri, è qualcosa di cui un giorno si occuperanno – forse – i filologi di Gizmo, sempre che ve ne saranno. Ma che nell’arco di vent’anni si siano susseguiti/e giovani animati/e da una volontà di studiare, discutere, scrivere, e che per molti di loro Gizmo abbia costituito una palestra per entrare a far parte del mondo universitario e/o della scena editoriale italiana e internazionale, questi sono dati accertati, verificabili, incontrovertibili, che si lasciano già valutare in una prospettiva storica.
Oggi Gizmo inaugura una nuova stagione. Nuovi sguardi, nuovi interessi, nuove tematiche si affacceranno e si avvicenderanno. Quali saranno, è troppo presto per dirlo. Il tempo e gli eventi, almeno in parte, li determineranno. Ciò nondimeno, un carattere comune e immutabile i nuovi lettori dovranno legittimamente aspettarsi che unisca tali sguardi, interessi e tematiche a quanti li hanno preceduti: lo spirito critico. A questo imprescindibile dettame – per potere affermare di appartenervi davvero – sono tenute a rispondere le “generazioni” di Gizmo.