di Linda Stagni
L’incontro – inteso come ouverture su un tema ancora troppo poco osservato – verte sulla colonizzazione cinese della città europea e, nella fattispecie, di Milano. Il fenomeno, che trova le proprie radici all’inizio del secolo, si sviluppa parallelamente alle dinamiche urbane con proprie funzioni e strutture.
Ora però inizia a entrare in collisione col “sistema”: prova ne è l’assedio militare – di forze armate – iniziato proprio in questi giorni in zona Paolo Sarpi.
Al di là delle considerazioni sulla chiusura o meno della cultra cinese, dei problemi di integrazione e di convivenza si vogliono capire e indagare gli effetti del “sistema cinese” sul tessuto urbano milanese.
Punti di aggancio indispensabili – ma anche unica chiave di lettura fino a ora rintracciabile – sono le esperienze artistiche realizzate nella zona che dimostrano come l’attrito e le differenze possano generare esperienze e realtà ulteriori, dotando il quartiere di “standard aggiuntivi” non presenti altrove a Milano.
Nel campo vasto dell’agire, si tocca più in generale il tema del commercio: il prodotto commerciabile sembra essere parte di un linguaggio comune, decifrabile da chi si accinge a guardare la cultura cinese, che potrebbe aiutarci a distinguere le traiettorie presenti e ipotizzare soluzioni future.
31 maggio 2010