di Florencia Andreola – “nella lotta contro il professionalismo si va definendo negli anni ’60 un’idea di architetto non necessariamente interessato al mestiere concreto bensì dedito full-time all’insegnamento […]”
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Pubblichiamo l’intervento di Marco Biraghi “La realtà come distopia” sulle visioni urbane contemporanee in ambito artistico. 16 ottobre 2014, Kunsthistorisches Institut in Florenz
di Marco Biraghi | Occuparsi di grattacieli oggi, a Milano, significa con sin troppa evidenza celebrare gli ultimi nati in famiglia: la Torre Unicredit di César Pelli, il Palazzo Lombardia di Pei Cobb Freed & Partners […]
di Raffaele Pè – “The project provides a relevant example of a convolutive landscape, as the data extracted from the reality through a sensing tool…”
di Marco Biraghi – “Se c’è qualcosa che ha la capacità di dimostrare plasticamente l’esito del rapporto dell’Ocse (aka OECD) non è tanto l’erroneità dei dati su cui esso si basa, quanto piuttosto l’abissale distanza che questi rivelano dall’esperienza, dalla realtà. […]”
di Andrea Migliarese – “A volte bastano piccoli gesti per spostare radicalmente il significato di uno spazio, caricandolo di senso, coerenza e qualità ambientale. E’ questo il caso del progetto A8ernA di NL Architects.”
Un progetto di Argot ou La Maison Mobile e Marco Biraghi per Monditalia –
“A fondamento della concezione di Zingonia sta un’aspirazione che, sebbene motivata da comprensibili ragioni economiche, include al proprio interno anche un’essenziale componente utopica […]”
di Gabriella Lo Ricco – In psichiatria il termine “dissociazione” indica un disturbo schizofrenico caratterizzato dalla scomparsa dei normali rapporti associativi delle idee […]
di Irene Peron – L’innovazione nella definizione di questo spazio pubblico sta nel nuovo modo di intendere il concetto di parco. Questo, infatti, comprende il paesaggio pre-esistente cercando invertitori di tendenza piuttosto che ridefinizione di forme […]
di Riccardo Villa – Biennale di Berlino, Biennale di Marrakech, Biennale di Firenze, di Bucarest, di Singapore, Biennale dell’Iowa, Web Biennale, Biennale di Chicago… Fuck the Biennale!