di Marco Biraghi | Questo libro prende le mosse da una constatazione forse non originale ma di certo ineludibile: quella che il mestiere dell’architetto sia un lavoro nel senso più effettivo del termine: lavoro intellettuale, per molti aspetti, e tuttavia al tempo stesso lavoro materiale, come tutti gli altri lavori, e in quanto tale soggetto alle spietate “regole” del sistema capitalistico. […]
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di Marco Biraghi | Attraverso circa 200 tra xilografie, litografie e disegni, l’arte di Escher è illustrata mettendo in luce le sue componenti matematiche, geometriche, prospettiche, illusionistiche, percettive. […]
di Marco Biraghi | Che cos’è un baldacchino? L’etimologia del nome è di quelle capaci di farci compiere un giro del mondo (o quantomeno, di una bella porzione di esso) in una sola parola. […]
Edifici e spazi pubblici nell’opera di Lacaton & Vassal, di Antonio Lavarello | I progetti di Lacaton & Vassal sono quasi nulla o, utilizzando le loro stesse parole, una forma di estrema «delicatezza» […]
di Pietro Derossi | “Per avviare una reazione (forse necessaria) della critica d’arte sarebbe opportuno vietare per un certo tempo (non so dire quanto) di usare le parole “bello” e “brutto” […]
Dai nostri archivi, Marco Biraghi analizza attraverso il pensiero e gli scritti di Pier Paolo Pasolini la lotta degli anziani contro i giovani.
di Nicolò Ornaghi e Francesco Zorzi | “Come noto, è sul campo dell’urbanistica, della progettazione infrastrutturale e della pianificazione territoriale che si gioca la partita delle tangenti. Nasce così un ruolo inedito per la figura dell’architetto […]”
di Antonio Lavarello | Che cosa resta da fare ad un’architettura che non può più permettersi il lusso di ribellarsi? L’alternativa alla completa integrazione sembra essere costituita da una disincantata ma sistematica resistenza. […]
by Riccardo Villa | As the worst chicken batteries, in the design factory lights are always on. They say that chicken won’t stop producing eggs until they see the light […]
Koolhaas di fronte al Classico. Di Marco Biraghi | [..] lo stesso atteggiamento di Koolhaas ha qualcosa a che fare con un perenne “slittamento” del segno, che tuttavia mantiene e salvaguarda la “cosa” essenziale […]