La città dalle molte identità
(Un edificio non è un cheeseburger, ma una città non è un dialetto)
di Marco Biraghi
In occasione della 27° edizione del Sulmonacinema Filmfestival (Sulmona, 6-10 novembre) segnaliamo la sezione Dei Muri 1989-2009 […]
Erik Bryggman (Turku, 1891-1955) è protagonista di assoluto rilievo nella vicenda architettonica finlandese della prima metà del Novecento. Ha contribuito in maniera decisiva all’attuazione dell’aggiornamento formale e costruttivo dell’architettura nazionale e ha definito una poetica architettonica personale, tesa al raggiungimento della sintesi progettuale tra diversi linguaggi formali internazionali e la tradizione locale. […]
Inaugura sabato 31 ottobre 2009 alle ore 18, presso la Galleria Massimo Minini, via Apollonio 68, Brescia, la mostra di Yona Friedman “Cartoline postali”, a cura di Maurizio Bortolotti.
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Riceviamo da fonte che preferisce rimanere anonima (e che ringraziamo sentitamente) e pubblichiamo fedelmente questo prezioso documento datato 24 febbraio 1960, proveniente dallo studio Le Corbusier, sito al numero 35 di rue de Sèvres, 6° arrondissement, Paris. […]
Siamo architetti, o critici d’architettura, e ci siamo ritrovati attorno ad un tavolo, generosamente offerto da uno di noi, a discutere di città. Quando parliamo di città, ci rendiamo conto della sua natura di opera collettiva e complessa, di notevole profondità storica, nella quale l’architetto non ha che un ruolo parziale. In questo senso, la città è come un enorme cantiere […]
«Architettura è, concettualmente, sinonimo di vita, e non solo di quella che sperimentiamo in noi, ma di quella che testimonia il nostro passaggio tra i vivi presenti per i vivi futuri: realizzare un’architettura è “presentificare” il passato e “infuturare” il presente. Chi non intende questi princìpi fondamentali è inutile che faccia l’architetto o insegni ad altri a diventarlo.» Critici e polemici, i testi di Rogers raccolti in questo volume […]
La “rivoluzione pacifica” innescatasi tra Lipsia e Berlino nell’ottobre-novembre 1989 ha segnato di fatto la fine della DDR, la Deutsche Demokratische Republik del socialismo reale, che nel volgere di un anno è stata integrata nel sistema politico ed economico della Repubblica Federale. Cancellata dagli atlanti, la Germania Est non è scomparsa però dalla geografia culturale e sociale della Germania riunificata. […]
di Florencia Andreola – È stato definito da Harold Bloom «il romanziere maggiormente dotato di talento ancora in vita, […] uno degli ultimi titani di un genere letterario in via di estinzione» […]