PZ: “In Italia, ma anche negli Stati Uniti, ci sono degli architetti accademici che restano fuori dal mercato. Professori che forse non hanno mai costruito più di un garage, ma parlano molto e hanno una cultura che produce architetti che nel mondo, nel duro mondo del commercio, non sono capaci di avere resistenza perché non sanno niente. E questo è un peccato. Ma forse cambierà”. Intervista di Marco Masetti

Il panorama della pubblicistica ad argomento architettonico è sicuramente oggi molto vasto. Da una ricerca svolta dalla rivista on-line WONDERLAND risultano esserci in Europa circa 218 riviste specializzate in architettura. Nonostante l’evidente appeal che l’argomento riesce a suscitare nel pubblico […]
di Luca Vandini

Facciamo un salto nel passato. Pausania afferma che si può dare il nome di “città” ad un raggruppamento di costruzioni che non possiede né edifici amministrativi, né ginnasio, né teatro, né piazza pubblica, né fontane alimentate da acqua corrente. Così la definizione di città secondo Pausania […]
di Saverio Pisaniello e Patrizia Pisaniello

It could be argued that the mythology of (lone white male) authorship is particularly strong in Australian architecture, where it is amplified – from the outside, at least – by a kind of frontier exoticism, and a ‘regionalist’ fetishisation of site, climate, and place. A key illustration of this is the award of the 2002 Pritzker Prize to Murcutt […]
by Naomi Stead