In occasione della presentazione del libro, e per favorire un dibattito pubblico sui temi sollevati da BACKSTAGE, Gizmo ha allestito nel Cubo una postazione di lavoro liberamente utilizzabile da studenti, docenti e semplici visitatori della Scuola.
archiworkers
di Marco Biraghi | Questo libro prende le mosse da una constatazione forse non originale ma di certo ineludibile: quella che il mestiere dell’architetto sia un lavoro nel senso più effettivo del termine: lavoro intellettuale, per molti aspetti, e tuttavia al tempo stesso lavoro materiale, come tutti gli altri lavori, e in quanto tale soggetto alle spietate “regole” del sistema capitalistico. […]
12 ottobre 2016 A seguito delle critiche accese in merito alla Biennale di Aravena e della polemica relativa […]
Orari disumani e debiti inestinguibili portano gli studenti di architettura britannici sull’orlo di una crisi psicologica, oltre che economica. Per Bob Sheil, preside della Bartlett di Londra, l’accademia deve reagire.
Stati Uniti. I dipendenti degli studi di architettura che superano le 40 ore di lavoro settimanali dovranno essere […]
La condizione intermedia tra povero e ricco, tra proletario cognitivo e tecnico borghese, è fondamentale per capire il cortocircuito nel quale costantemente incorrono le rivendicazioni di categoria agitate dai giovani architetti
by Riccardo Villa | As the worst chicken batteries, in the design factory lights are always on. They say that chicken won’t stop producing eggs until they see the light […]
di Marco Biraghi – Sono passati poco più di due anni dalla pubblicazione su Gizmoweb di un editoriale dal titolo L’architettura come mestiere, dedicato agli aspetti del lavoro concreto di architettura. In questi due anni pressoché nulla è cambiato […]
di Marco Biraghi – L’architettura come lavoro concreto – al di là cioè delle sue implicazioni culturali, teoriche, estetiche o di qualunque altro genere che non sia eminentemente pratico – è qualcosa di cui si parla ancora (troppo) poco, perlomeno in Italia […]
Riceviamo da fonte che preferisce rimanere anonima (e che ringraziamo sentitamente) e pubblichiamo fedelmente questo prezioso documento datato 24 febbraio 1960, proveniente dallo studio Le Corbusier, sito al numero 35 di rue de Sèvres, 6° arrondissement, Paris. […]