di Marco Biraghi – Il segnale è il seguente: oggi, in Italia, se si vuole ottenere qualcosa come – ad esempio – l’affidamento della cura del Padiglione Italiano alla prossima Biennale di Venezia, o si è Bruno Zevi, o si è il figlio di Bruno Zevi. […]
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di Luca Vandini – Se si volessero cercare nelle parole del maestro giapponese le risposte alla domanda suggerita nel titolo dato all’iniziativa bisognerebbe compiere un notevole sforzo. […]
di Alessandro Benetti – La folla dei visitatori si riversa ogni mattina all’interno del padiglione. Lo percorre metodicamente, in lungo e in largo, seguendo la griglia rigidamente ortogonale che definisce gli isolati affollati di spazi espositivi. I gesti si ripetono secondo un codice preciso […]
di Alessandro Benetti – «L’ultimo monumento a Milano»: questo – per Stefano Casciani – rappresenta la Nuova Sede dell’Università Bocconi dello studio irlandese Grafton Architects, di cui riassume le qualità attraverso l’ossimoro della «semplicità complessa». […]
di Manuele Salvetti – L’uso che Guido Canella ha fatto del montaggio nelle sue architetture degli anni settanta nell’hinterland milanese è stato un tentativo di costruire delle centralità in luoghi dispersi e privi di qualità. La carica espressiva di alcune scuole o centri civici ha cercato di sopperire alla carenza d’identità […]
Il nostro è un non-progetto, un omaggio alla storia di New York. Ci siamo trovati di fronte a una grande mole di documenti storici e cosi tra uno schizzo e l’altro e la volontà di ridefinire il futuro della città si è delineata una linea chiave che è stata quella di una ricerca sfociata in un progetto che è una nuova esperienza cognitiva della città. Quasi una nuova guida turistica. […] Intervista di Brunella Angeli
Meriterebbe una approfondita riflessione il sistema di pratiche e attori, sviluppatosi nel tempo e in maniera trasversale, che ha permesso all’Alto Adige di dotarsi di un patrimonio di architetture contemporanee […] di Davide Fusari
Non sono certo di essere in grado di sancire se una determinata architettura sia bella o brutta, né sono certo di sapere cosa significhi con esattezza dire che qualcosa sia bello, escludendo le mere questioni di gusto. […] di Riccardo Villa
di Marco Biraghi – L’architettura come lavoro concreto – al di là cioè delle sue implicazioni culturali, teoriche, estetiche o di qualunque altro genere che non sia eminentemente pratico – è qualcosa di cui si parla ancora (troppo) poco, perlomeno in Italia […]
Non ho nessuna simpatia per Dolce&Gabbana. Non mi piace la loro moda, e non mi piace l’estetica che si lega al loro marchio. Tuttavia la sede dei loro uffici e del loro showroom, tra le vie Broggi, Zambeletti e Redi, nelle vicinanze di corso Buenos Aires, a Milano, realizzata nel 2006 da Piuarch […] di Marco Biraghi