La “rivoluzione pacifica” innescatasi tra Lipsia e Berlino nell’ottobre-novembre 1989 ha segnato di fatto la fine della DDR, la Deutsche Demokratische Republik del socialismo reale, che nel volgere di un anno è stata integrata nel sistema politico ed economico della Repubblica Federale. Cancellata dagli atlanti, la Germania Est non è scomparsa però dalla geografia culturale e sociale della Germania riunificata. […]

Il presente, fra tutti i “piani” del tempo, è quello che più di ogni altro sfugge alle strette definitorie, alla possibilità di essere contemplato, “abbracciato”, compreso. Fondamento paradossale – mobile e mutevole – del nostro perenne trascorrere; punto inesorabilmente cieco della nostra visione, rispetto al quale massimamente ci scopriamo impreparati, “inintelligenti”. Non a caso, fra tutti i “saperi”, quello che meno si lascia imbrigliare nella morsa di una “scienza”, vera o presunta – e che dunque meno si piega a un trattamento accademico –, è proprio il presente. Nessuno, singolarmente, può dirsene “esperto” o anche solo “conoscitore”. In apparenza, quanto più intensamente lo si vive, e tanto più parrebbe afferrabile. […]